Test: Camp Matrix Gyro Rewind Pro

Abbiamo usato questo ultimo kit da ferrata di Camp per una giornata sulla Dolomia e lo abbiamo stressato un po’per vedere come se la cava alla prova con le situazioni reali. Lo abbiamo fatto lungo una alta via, un po’ sentiero attrezzato, un po’ ferrata, poco difficile, molto soddisfacente: l’Alta Via Bepi Zac, sulla cresta di Costabella adiacente a passo San Pellegrino.

Descrizione

Il kit Camp Matrix Gyro Rewind Pro ha alcune caratteristiche ormai standard come concezione di nuovi kit da ferrata come l’assorbitore d’energia a lacerazione, longe in fettuccia elasticizzata da 22 mm e asola ritorta in fettuccia, per un il collegamento all’imbracatura con nodo a bocca di lupo, ed alcune caratteristiche assolutamente innovative, come il sistema brevettato Gyro a snodo triplo che evita l’attorcigliamento delle fettucce e i moschettoni Horai.

La vera novità sul mercato dei kit forse è solo il sistema Gyro, tuttavia è l’unico kit che comprende tutte queste caratteristiche (e se le fa pagare!). Le fettucce hanno dimensione generosa e hanno il giusto grado di elasticizzazione e accoppiati agli Horai fanno veramente la differenza.

Pro:

  • molto, molto, moooooolto maneggevole
  • i nuovi moschettoni Horai non si incastrano mai nei pioli, non ti costringono mai a pericolosi sbilanciamenti o al classico calcione sul moschettone per disincastrarlo nei punti difficili
  • sensazione di solidità generale
  • facile sgancio dei moschettoni anche in posizione rovescia

Contro:

  • costo al limite del proibitivo (130 EUR circa al momento), quasi come kit+imbrago+casco di altre marche
  • peso leggermente superiore ad altri concorrenti, non ideale se si è alla ricerca del grammo
  • asola, come sempre, un po’corta per fissarla fuori dall’anello di servizio (come raccomandato nei manuali CAI)

Conclusioni

Non è un kit per tutti, dato il costo, è un kit per specialisti, per amatori assoluti della roccia.  Ma se lo compri ti rendi conto che è stato fatto un gran lavoro di ricerca che merita di essere in qualche modo retribuito. Da una ottima sensazione di robustezza e solidità, molto aumentata rispetto ai kit di qualche anno fa, che comunque hanno e avevano (testato) un ottimo livello di sicurezza. Questo kit, riducendo la necessità di controllare continuamente il cavo o i moschettoni, in realtà aumenta la sicurezza, dove molte delle cadute si vanno a verificare.

Vale assolutamente quello che costa.

 


P.S.: Pubblichiamo questo articolo con molto ritardo, ci scusiamo con tutti, ma era necessario prima “cambiare ufficio”…abbiamo cambiato casa!

 

Giorgio M.

Ingegnere, amante della natura e suo frequentatore, da sempre, in molte declinazioni, membro del Club Alpino Italiano, preferisce la montagna ma è curioso di conoscere e scoprire altri ambienti. Ama le altezze, i boschi, i luoghi selvaggi e solitari e gli piacciono i viaggi alla scoperta di cose nuove. Senza la pretesa di essere un esperto, ha aperto questo sito per consigliare e invogliare i più pigri verso le rughe più belle e più nascoste della terra, spesso a due passi da casa. Dettagli attività.

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